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Come trascorrere un pomeriggio libero

29/7/2015

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Ritratti da Favola: The Yummy Diaries
"Come trascorrere un pomeriggio libero..."

Ecco il primo appuntamento con The Yummy Diaries: diario di bordo su tutto quello che mi capiterà di fare, vedere o pensare... che possa essere definito 'Yummy!' (=termine inglese, informale, per riferirsi a qualcosa di delizioso)
 
Cosa fai quando hai un pomeriggio libero, fa un caldo allucinante, sei over 30 e non hai figli?  
Ovvio, vai al Muba - Museo dei Bambini Milano - con una cara amica e la sua simpaticissima bambina. 

L’idea iniziale era: trovare un posto che fosse carino, FRESCO, in cui anche la bambina potesse divertirsi mentre io e la mamma chiacchieravamo un po’, magari sedute al bar... 
Il pomeriggio è stato divertentissimo e rilassante anche se…abbiamo avuto qualche imprevisto. 

Orario di arrivo: 16.25.  
Entriamo…e non sembra proprio che ci sia l’aria condizionata. Primo momento di sgomento. 
Chiediamo alla gentilissima signorina alla cassa come funziona il museo e scopriamo che ci sono due laboratori ed entrambi iniziano… un’ora dopo.
Chissà perché non in fasce orarie alternate per coprire così tutto il pomeriggio….
Ok, avremmo potuto scoprire gli orari guardando sul sito, ma chiamandosi Museo pensavamo che solo eventuali attività extra avessero orari precisi di inizio mentre tutto il resto si potesse fare in qualsiasi momento.
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Disidratate decidiamo di fermarci al bar interno, Rotonda Bistrot, prendere qualcosa da bere e nel frattempo decidere cosa fare. 
Ci sediamo sui coloratissimi sgabelli che si affacciano sul bancone…
Proprio davanti a noi sono disposti 4 vassoi con coperchio a cupola sotto ai quali…si nascondono torte, biscotti e croissant dal bellissimo aspetto homemade. 
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Senza troppa fatica riesco a convincere la mia amica a dividere una fetta di torta al cioccolato (n.b mi circondo solo di persone che amano mangiare!).  
Ottima! Si, si proprio come quelle fatte in casa! Se solo non avesse fatto così caldo avremmo sicuramente assaggiato anche le altre!  Ma mi riservo di tornarci in autunno, voglio assolutamente provare quella morbida di mele!
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Ci intratteniamo un po’ nel bookshop. 
Io sono sempre alla ricerca di spunti, idee…e il bello è che tutti quelli che mi conoscono lo sanno…i primi suggerimenti infatti arrivano addirittura dalla mia piccola amica. 
Sebbene ci fossimo impegnate per far passare il tempo...mancavano ancora 40 minuti. 
Ci avviciniamo alla cassa, dopo esserci ristorate è arrivato il momento di procedere con l’acquisto dei biglietti.
Ci facciamo spiegare nel dettaglio in cosa consistono i laboratori e scopriamo che a seconda della scelta (della piccola ovviamente) è incluso o meno l’accesso ad un’area espositiva. 
Dopo la spiegazione Angelica sceglie senza esitazione il laboratorio di manipolazione dei materiali di riciclo, chiamato Remida, anziché lo spettacolo musicale interattivo di improvvisazione (forse una spiegazione troppo complessa per avvincerla), e così acquistiamo il biglietto. 
Proprio quello che escludeva l’accesso all’esposizione. Ok, confesso che la cosa mi aveva lasciata un po’ perplessa. Ma non eravamo in un museo? Perché escludere l’unica esposizione? E poi sarebbe stato utile “perdere” un po’ di tempo in questa area nell’attesa che iniziassero i laboratori…
Pazienza, ora bisognava solo trovare un modo per far passare il tempo residuo. 
Ci muoviamo all'interno della rotonda e realizzo, quando i pannelli che coprivano la zona centrale della struttura non si muovono, che l'installazione altro non era che una ricostruzione - gigantesca - di tavole imbandite secondo le tradizioni culturali delle aree geografiche che rappresentavano.  
Nuooooooo…delusione! Torno dalla signorina e le dico “Ma io...la voglio vedere, non c’è nessuna soluzione? Perché noi non possiamo accedere?”. Oddio, peggio di una bambina. Hehehehe…
Mancano ancora 30 minuti, un tempo che a volte può sembrare lunghissimo…
Armata di cellulare inizio a giocare con Angelica scattandole diverse foto mentre gioca nell'area libera adiacente agli ingressi alle sale dei laboratori. 
Lei finge di essere un capotreno, usa la mega lavagna per disegnare e scrivere, poi la parete magnetica per creare qualche forma. 
Gli specchi, piuttosto deformanti, con le parrucche adesive.... 
Chiacchieriamo un po’ e finalmente arriva il nostro turno. 
Si, anche noi ci eravamo iscritte al laboratorio, quasi senza rendercene conto. 

Ci togliamo le scarpe e ci accomodiamo sul tappeto insieme ai bambini. Le due ragazze che gestiscono l’area raccontano che è un progetto italiano (ideato a Reggio Emilia) presente in molte scuole…nel mondo! Wow!

Ci spiegano poi le regole, alcune pratiche, altre di rispetto reciproco. 
Aggiungono poi che avremo a che fare con materiali di riciclo, elementi difettosi o in esubero che arrivano dalle fabbriche. Tubi, stoffe, tappi di bottiglia, boccette e tante altre cose. 
Questi materiali possono essere toccati, sovrapposti, non bisogno di colla o cose simili.  
Alcuni, soffiando dentro, suonano. 

Tra le varie indicazioni mi colpisce la seguente: si possono utilizzare liberamente tutti i materiali disposti nelle scatole sul pavimento. scelti appositamente per noi, e non quelle sugli scaffali.
Neanche a dirlo, ero incuriosita da tutto il materiale colorato che si trovava sugli scaffali...Sigh! 
Inizio a guardarmi intorno per decidere cosa fare e continuo a ripetermi  "guarda solo il pavimento…solo il pavimento!" ;)

Gli adulti sono seduti, guardano il cellulare o controllano i bambini. 
Tutti tranne noi due. 

Anzi, per 75 minuti (la durata del laboratorio) mi sono completamente dimenticata dell' esistenza del cellulare (ecco perché non ci sono foto che testimoniano quello che abbiamo fatto!). 

Tocchiamo tutto il toccabile e facciamo qualche prova... ma alla fine decidiamo di utilizzare le tessere in cartone alveolare (lo stesso usato per costruire i nostri giochi Ritratti da Favola), spesse circa 3cm e di un formato simile ad un A4. 
Prima proviamo a fare delle costruzioni usandole come carte da gioco...ma visto lo spessore crolla tutto. 
Poi avvalendoci di altri materiali - qualcosa di molto simile a dei bigodini che pare siano dei mega rocchetti industriali - iniziamo a costruire le nostre torri. 

Nel frattempo le ragazze affiancano i bambini più piccoli, li aiutano, li spingono a capire perché la costruzione non è stabile o a riconoscere i colori, lasciandoli liberi di sperimentare. 
Fantastico anche se 'qualcosa' ci fa pensare che fossero alla ricerca di stimoli visivi. Appena finito infatti ci giriamo e altri bambini stanno facendo esattamente torri come le nostre! 

Divertite, accaldate e distratte dalla routine (era un bel po’ che non giocavo in compagnia), mettiamo rapidamente tutto a posto insieme agli altri genitori e bambini.
Ed è a questo punto che mi sono chiesta:  se la riorganizzazione dello spazio toccava a noi…perché non era possibile accedere ad altri materiali? Perché non dare ai bambini la possibilità di scegliere almeno un elemento con il quale giocare? Ecco…penso che non potrò farmene una ragione.

Punteggio ottenuto dal Muba 8 Yummy - 
  • Location bella, la rotonda della besana è davvero molto bella…ma un po' di aria condizionata...non avrebbe guastato! 
  • Libreria e bistrot, molto carini!
  • Programma laboratori, interessanti e con un alto potenziale di sviluppo ulteriore.
  • Costo, orari e modalità d’ingresso, la parte più debole. Si potrebbe ottimizzare tutto e rendere la struttura un vero museo.
Ah, per tutto il periodo estivo c'è uno sconto sull'ingresso!!!

Consigliamo a tutti - adulti e bambini - di andarci… ma prima consultate sul sito il programma!   ;)

Sei stato anche tu al Muba? Conosci strutture simili in altre città italiane? 
Condividi le tue esperienze con noi usando questi hashtag 
#RDFTheYummyDiaries 
#RDFMuba 
#RDFtempolibero

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Dove mangiare a New York

1/7/2015

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RITRATTI DA FAVOLA 4x4: NYC – part 2
"Dove mangiare a New York!"

Mangiare per me non è solo un bisogno da soddisfare...è un vero piacere! 
In vacanza cerco di mangiare poco...così ogni volta che incontro qualcosa che mi ispira posso assaggiarlo - non curante dell'orario - senza sentirmi troppo in colpa! :D 
In famiglia sono famosa perché...ehmmmm....dei viaggi la prima cosa che racconto, quella che pur passando il tempo non dimentico... è cosa ho mangiato e dove. 
Non parliamo poi della colazione: un momento sacro, soprattutto se non devo correre a lavorare... 
Inutile dire che quando  ho 'conosciuto' -  virtualmente - Giulia (Juice for Breakfast!!!)...sapevo che saremmo andate d'accordo! ;)

Dopo la prima giornata a New York ho chiamato mia mamma...le ho raccontato un po' quello che stavamo facendo....e le ho detto, quasi preoccupata: "Non abbiamo ancora mangiato nulla da ricordare per sempre!!!!" 
Poco più tardi Dotty ha iniziato a saltellare e poi mi ha indicato una vetrina: una ragazza stava guarnendo una torta meravigliosa... Siamo corse subito dentro ed è cambiato tutto... ^_^

  1. Magnolia Bakery [1240 Ave of the Americas at 49th St] - è il regno dei cupcake! Li servono appena sfornati e "incremati"...deliziosi e sofficissimi! La spuma infatti è leggera come una nuvola (non light, leggera!) e il muffin alla base è morbidissimo. Red velvet e Chocolate chocolate...consigliatissimi. C'è una soluzione anche per gli se eterni indecisi: i mini-cupcake! Geniali! Così si possono assaggiare tutti i tipi...senza esagerare! Il nome della bakery vi suona familiare? Siete per caso appassionati di Sex and the City? Perché è proprio la stessa che piaceva a Carrie - quella della serie però si trova a Bleecker street. Ps. ho mangiato altri cupcake in diverse bakery...buoni...però non all'altezza! 
  2. Shake Shack [Madison Square Park] - nel cuore di un piccolo parco, tra saltellanti scoiattoli e temporary art, si trova il chiosco ‘argentato’ che prepara gli hamburger più buoni di Manhattan. La sera le lucine all'aperto creano un’atmosfera magica da festa. Gustosissimi lo Smoke Shack e le patatine ondulate! E non preoccupatevi se il tempo non è bello...se riuscite a trasformarvi in veri newyorkesi potreste ritrovarvi seduti a mangiare ad un tavolino con i vostri amici, ognuno sotto il suo ombrellino... Ah dimenticavo: non vi spaventate per la lunga fila alla cassa, è piuttosto scorrevole, e poi...non siete in vacanza? 
  3. Johnny Rockets [930 3rd Ave at 56th st] – originario della california, questo diner, dal look anni ‘50, per fortuna ha alcuni punti ristoro anche a New York! Appena si entra si ha subito la sensazione di entrare in uno dei classici locali di film e telefilm - da Al’s di Happy Days al Pitch Pit di Beverly Hills 90210 - il personale e’ gentilissimo (tanto da far venire voglia di lasciare una buona mancia!) e se siete nell’imbarazzo della scelta provate l’hamburger Smoke House, è fenomenale! Vi consiglio di lasciare un posticino anche per l’Apple Pie, rigorosamente con una pallina di gelato, perché è davvero buonissima! 
  4. Bread [20 Spring St at Mott St] – dopo una lunga passeggiata, letteralmente morti di fame, siamo stati attratti dalla vista di panini bellissimi, ordinati da alcuni clienti seduti ai tavolini all'esterno, e siamo entrati. Abbiamo scelto dal menù piatti tipici della tradizione americana (hamburger e uova)...ma quando nell'attesa del nostro piatto ci hanno offerto del pane buonissimo accompagnato da olio...ci siamo sentiti a casa! La gestione è infatti italiana! I nostri piatti erano davvero buoni ed abbondanti...chissa' quelli nostrani come sono...
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Magnolia Bakery - Cupcake maker ^_^
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Magnolia Bakery - Chocolate Chocolate - 3-2-1.... so yummy!
Oh ohooooo...mi è venuta fame...davvero tanta fame... e anche tanta nostalgia.... :(
Tenterò di rifarmi subito con un un cornetto caldo e un buon cappuccino....e stasera una fantastica pizza...e... (respira!) ok, siamo in Italia, il cibo è buono e anche più sano...ce la posso fare! 
C e  l a  p o s s o  f a r e ! :D Hehehe...
#RitrattiDaFavola4x4 #RitrattiDaFavolaNYC

A domani...con la nostra terza top 4! 
To be continued....
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Magnolia Bakery - 1240 Ave of the Americas at 49th St
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    Mi chiamo Robin Littleb, e qui sul blog di Caramel Town vi racconterò tutto sul nostro progetto e sulle nostre avventure, buona lettura!

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