Ritratti da Favola: The Yummy Diaries
"Come trascorrere un pomeriggio libero..."
Cosa fai quando hai un pomeriggio libero, fa un caldo allucinante, sei over 30 e non hai figli?
Ovvio, vai al Mub a - Museo dei Bambini Milano - con una cara amica e la sua simpaticissima bambina.
L’idea iniziale era: trovare un posto che fosse carino, FRESCO, in cui anche la bambina potesse divertirsi mentre io e la mamma chiacchieravamo un po’, magari sedute al bar...
Il pomeriggio è stato divertentissimo e rilassante anche se…abbiamo avuto qualche imprevisto.
Orario di arrivo: 16.25.
Entriamo…e non sembra proprio che ci sia l’aria condizionata. Primo momento di sgomento.
Chiediamo alla gentilissima signorina alla cassa come funziona il museo e scopriamo che ci sono due laboratori ed entrambi iniziano… un’ora dopo.
Chissà perché non in fasce orarie alternate per coprire così tutto il pomeriggio….
Ok, avremmo potuto scoprire gli orari guardando sul sito, ma chiamandosi Museo pensavamo che solo eventuali attività extra avessero orari precisi di inizio mentre tutto il resto si potesse fare in qualsiasi momento.
Ci sediamo sui coloratissimi sgabelli che si affacciano sul bancone…
Proprio davanti a noi sono disposti 4 vassoi con coperchio a cupola sotto ai quali…si nascondono torte, biscotti e croissant dal bellissimo aspetto homemade.
Ottima! Si, si proprio come quelle fatte in casa! Se solo non avesse fatto così caldo avremmo sicuramente assaggiato anche le altre! Ma mi riservo di tornarci in autunno, voglio assolutamente provare quella morbida di mele!
Ci intratteniamo un po’ nel bookshop. Io sono sempre alla ricerca di spunti, idee…e il bello è che tutti quelli che mi conoscono lo sanno…i primi suggerimenti infatti arrivano addirittura dalla mia piccola amica. Sebbene ci fossimo impegnate per far passare il tempo...mancavano ancora 40 minuti. Ci avviciniamo alla cassa, dopo esserci ristorate è arrivato il momento di procedere con l’acquisto dei biglietti. Ci facciamo spiegare nel dettaglio in cosa consistono i laboratori e scopriamo che a seconda della scelta (della piccola ovviamente) è incluso o meno l’accesso ad un’area espositiva. Dopo la spiegazione Angelica sceglie senza esitazione il laboratorio di manipolazione dei materiali di riciclo, chiamato Remida, anziché lo spettacolo musicale interattivo di improvvisazione (forse una spiegazione troppo complessa per avvincerla), e così acquistiamo il biglietto. Proprio quello che escludeva l’accesso all’esposizione. Ok, confesso che la cosa mi aveva lasciata un po’ perplessa. Ma non eravamo in un museo? Perché escludere l’unica esposizione? E poi sarebbe stato utile “perdere” un po’ di tempo in questa area nell’attesa che iniziassero i laboratori… Pazienza, ora bisognava solo trovare un modo per far passare il tempo residuo. Ci muoviamo all'interno della rotonda e realizzo, quando i pannelli che coprivano la zona centrale della struttura non si muovono, che l'installazione altro non era che una ricostruzione - gigantesca - di tavole imbandite secondo le tradizioni culturali delle aree geografiche che rappresentavano. Nuooooooo…delusione! Torno dalla signorina e le dico “Ma io...la voglio vedere, non c’è nessuna soluzione? Perché noi non possiamo accedere?”. Oddio, peggio di una bambina. Hehehehe… Mancano ancora 30 minuti, un tempo che a volte può sembrare lunghissimo… Armata di cellulare inizio a giocare con Angelica scattandole diverse foto mentre gioca nell'area libera adiacente agli ingressi alle sale dei laboratori. Lei finge di essere un capotreno, usa la mega lavagna per disegnare e scrivere, poi la parete magnetica per creare qualche forma. Gli specchi, piuttosto deformanti, con le parrucche adesive.... Chiacchieriamo un po’ e finalmente arriva il nostro turno. |
Ci togliamo le scarpe e ci accomodiamo sul tappeto insieme ai bambini. Le due ragazze che gestiscono l’area raccontano che è un progetto italiano (ideato a Reggio Emilia) presente in molte scuole…nel mondo! Wow!
Ci spiegano poi le regole, alcune pratiche, altre di rispetto reciproco.
Aggiungono poi che avremo a che fare con materiali di riciclo, elementi difettosi o in esubero che arrivano dalle fabbriche. Tubi, stoffe, tappi di bottiglia, boccette e tante altre cose.
Questi materiali possono essere toccati, sovrapposti, non bisogno di colla o cose simili.
Alcuni, soffiando dentro, suonano.
Tra le varie indicazioni mi colpisce la seguente: si possono utilizzare liberamente tutti i materiali disposti nelle scatole sul pavimento. scelti appositamente per noi, e non quelle sugli scaffali.
Neanche a dirlo, ero incuriosita da tutto il materiale colorato che si trovava sugli scaffali...Sigh!
Inizio a guardarmi intorno per decidere cosa fare e continuo a ripetermi "guarda solo il pavimento…solo il pavimento!" ;)
Gli adulti sono seduti, guardano il cellulare o controllano i bambini.
Tutti tranne noi due.
Anzi, per 75 minuti (la durata del laboratorio) mi sono completamente dimenticata dell' esistenza del cellulare (ecco perché non ci sono foto che testimoniano quello che abbiamo fatto!).
Tocchiamo tutto il toccabile e facciamo qualche prova... ma alla fine decidiamo di utilizzare le tessere in cartone alveolare (lo stesso usato per costruire i nostri giochi Ritratti da Favola), spesse circa 3cm e di un formato simile ad un A4.
Prima proviamo a fare delle costruzioni usandole come carte da gioco...ma visto lo spessore crolla tutto.
Poi avvalendoci di altri materiali - qualcosa di molto simile a dei bigodini che pare siano dei mega rocchetti industriali - iniziamo a costruire le nostre torri.
Nel frattempo le ragazze affiancano i bambini più piccoli, li aiutano, li spingono a capire perché la costruzione non è stabile o a riconoscere i colori, lasciandoli liberi di sperimentare.
Fantastico anche se 'qualcosa' ci fa pensare che fossero alla ricerca di stimoli visivi. Appena finito infatti ci giriamo e altri bambini stanno facendo esattamente torri come le nostre!
Divertite, accaldate e distratte dalla routine (era un bel po’ che non giocavo in compagnia), mettiamo rapidamente tutto a posto insieme agli altri genitori e bambini.
Ed è a questo punto che mi sono chiesta: se la riorganizzazione dello spazio toccava a noi…perché non era possibile accedere ad altri materiali? Perché non dare ai bambini la possibilità di scegliere almeno un elemento con il quale giocare? Ecco…penso che non potrò farmene una ragione.
Punteggio ottenuto dal Muba 8 Yummy -
- Location bella, la rotonda della besana è davvero molto bella…ma un po' di aria condizionata...non avrebbe guastato!
- Libreria e bistrot, molto carini!
- Programma laboratori, interessanti e con un alto potenziale di sviluppo ulteriore.
- Costo, orari e modalità d’ingresso, la parte più debole. Si potrebbe ottimizzare tutto e rendere la struttura un vero museo.
Consigliamo a tutti - adulti e bambini - di andarci… ma prima consultate sul sito il programma! ;)
Sei stato anche tu al Muba? Conosci strutture simili in altre città italiane?
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